Il frigorifero può far schizzare la bolletta anche se è nuovo e in classe A+++.
Spesso non è un guasto, né un problema tecnico, ma solo una questione di organizzazione: basta posizionare male un alimento per far lavorare troppo il motore e sprecare energia ogni giorno.
Come l’organizzazione interna incide davvero sui consumi
Molti pensano che basti guardare l’etichetta energetica o non riempire troppo il frigo per risparmiare, ma in realtà il modo in cui sistemi gli alimenti all’interno incide più di quanto si creda.
Il freddo non è distribuito in modo uniforme: tende a scendere, quindi le zone basse del frigorifero sono le più fredde. Se metti lì gli alimenti che hanno davvero bisogno di temperature più basse, il frigo lavora meglio, consuma meno e conserva più a lungo il cibo.
Prima di continuare, ti ricordo che è disponibile, per ricevere le notifiche delle nostre ultime notizie, il canale Telegram, cliccando qui oppure il canale Whatsapp, cliccando qui. Unisciti anche tu per non perdere le ultime novità. IL TUO NUMERO DI TELEFONO NON LO VEDRÀ NESSUNO!
Non servono stravolgimenti: è sufficiente spostare qualche vasetto e ripensare la disposizione.

I ripiani non sono tutti uguali: ecco dove mettere cosa
Le zone più fredde sono quelle in basso, sopra ai cassetti per frutta e verdura. Qui dovresti sistemare:
- carne e pesce crudi
- verdure a foglia
- alimenti freschi e facilmente deperibili
Al centro vanno bene i latticini, gli yogurt, gli affettati già aperti: richiedono meno freddo e lì restano visibili e comodi da prendere.
Sulla porta, la zona più calda, posiziona:
- salse
- burro
- bibite
- uova (nonostante la confezione, non è la zona ideale, ma è la più pratica)
Questa disposizione evita che il compressore debba riattivarsi di continuo per compensare gli sbalzi di temperatura. Il risultato? Meno energia consumata e cibi che durano di più.
Anche l’esterno conta: dove lo metti fa la differenza
Un altro errore comune è mettere il frigorifero accanto ai fornelli, al forno o vicino a una finestra soleggiata. Questo comporta un aumento del consumo fino al 25%.
Non è poco, considerando che il frigo resta acceso tutto l’anno, giorno e notte.
Il calore esterno costringe il motore a lavorare di più, soprattutto nei mesi estivi, con un impatto diretto sulla bolletta. Anche la ventilazione conta: se il frigorifero è stretto tra mobili o appoggiato contro il muro senza spazio, non “respira” e si surriscalda.
Consiglio pratico:
lascia almeno 5 cm ai lati e 10 cm dietro, evitando nicchie o angoli caldi.

Regolare la temperatura e mantenere la pulizia
La temperatura ideale per il frigo è tra i 3 e i 5 °C, mentre il freezer dovrebbe restare intorno a −18 °C. Temperature più basse non significano maggiore conservazione, ma solo più energia sprecata.
Inoltre:
- Non introdurre cibi caldi: aumentano la temperatura interna e richiedono uno sforzo extra al motore.
- Tieni pulite le guarnizioni e le bobine posteriori: se impolverate o danneggiate, riducono l’efficienza del frigo.
- Non sovraccaricare i ripiani: l’aria fredda deve potersi muovere liberamente.
Anche bottiglie d’acqua ben distribuite possono aiutare a mantenere la temperatura interna stabile, agendo come “riserva di freddo”.
Risparmiare senza accorgersene
In fondo, non servono investimenti o elettrodomestici smart per iniziare a risparmiare.
Basta osservare il proprio frigorifero con occhio critico e apportare piccole modifiche settimanali: risistemare un ripiano, evitare la confusione, fare attenzione alla posizione esterna.
Ogni gesto sommato agli altri riduce lo sforzo del motore e ti regala una bolletta più leggera senza nessuna rinuncia. Il frigo è acceso 24 ore su 24: anche un 5% in meno ogni giorno, a fine anno, fa una bella differenza.


